Perché ho dovuto comprare il libro nuovo

La copertina è cambiata, ma il contenuto è lo stesso: il prezzo che paghiamo per studiare. 


Sono una mamma, una grafica, una blogger. Vivo in Sicilia, e come tante famiglie, ho affrontato l’inizio dell’anno scolastico con una lista di libri da acquistare. Alcuni erano già in casa, usati da mia figlia maggiore. Ma no: l’edizione è cambiata. Non perché siano stati aggiornati i contenuti. No. È cambiata la copertina, è cambiata la numerazione delle pagine, sono state spostate alcune immagini, e gli esercizi sono stati rinumerati. Il contenuto? Praticamente identico. E così, ho dovuto comprare tutto da capo.


Questa immagine è puramente indicativa come per tanti altri libri che acquistiamo. 



Il peso delle scelte obbligate

Mi sono arrabbiata. Perché conosco il valore di un contenuto ben fatto. Perché so distinguere tra un aggiornamento reale e un maquillage editoriale. Ma soprattutto perché so quanto costa tutto questo. E non parlo solo di soldi. Parlo di tempo, di energia, di dignità.

Non volevo mettere in difficoltà mia figlia. Non volevo che si sentisse “diversa” o “indietro” solo perché usava un’edizione precedente. Così, con sacrificio, ho comprato i libri nuovi. Come fanno tante famiglie. In silenzio.

Il problema

Il libro è lo stesso. Cambia la copertina, cambia l’impaginazione, cambiano le immagini. Gli esercizi sono sfalsati di qualche numero. Ma il contenuto? Identico. Eppure, gli insegnanti non danno indicazioni precise, non dicono “da questo paragrafo a quest’altro”. Citano solo numeri di pagina. E chi ha l’edizione precedente si perde.


La rabbia e la scelta

Mi sono arrabbiata. Perché so riconoscere quando un contenuto è stato semplicemente “rimpacchettato”. Perché so quanto lavoro c’è dietro un vero aggiornamento. E perché so quanto costa tutto questo. Ma non volevo mettere in difficoltà mia figlia. Così ho comprato i libri nuovi. Con sacrificio. Come fanno tante famiglie. 


Cosa possiamo fare

Non voglio solo lamentarmi. Voglio condividere. Voglio aiutare.  

Il riuso come atto d’amore

Questa esperienza mi ha fatto riflettere. E ha acceso in me il desiderio di fare qualcosa. Di condividere. Di aiutare. Ho iniziato a confrontare le edizioni, pagina per pagina. Ho scoperto che si potrebbe usare la vecchia edizione, se solo ci fosse una guida chiara.

Così ho deciso di creare una guida comparativa, un piccolo vademecum per genitori e studenti. Per dire: “Se hai l’edizione precedente, puoi comunque studiare”. Perché il sapere non dovrebbe essere un lusso. E perché il riuso è anche un atto d’amore verso il pianeta e verso chi ci sta accanto.

La mia proposta

Sto creando una guida comparativa. Un piccolo vademecum per genitori e studenti. Per dire: “Se hai l’edizione precedente, puoi comunque studiare”. Perché il sapere non dovrebbe essere un lusso. E perché il riuso è anche un atto d’amore verso il pianeta e verso chi ci sta accanto. 

Conclusione

Se anche tu hai vissuto questa esperienza, scrivimi. Condividiamo. Costruiamo insieme una rete di famiglie consapevoli. Perché la scuola dovrebbe insegnare anche il rispetto, la sostenibilità, e il valore delle cose che durano. 


🛡️ Nota legale

Le immagini e i contenuti qui presenti sono frutto di confronto personale tra edizioni in mio possesso, a scopo informativo e non commerciale. Ogni opinione espressa è basata sulla mia esperienza diretta.

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