Attacco di fame? Ecco come lo trasformo in un rituale gentile
Stamattina, alle 10:04, mi ha colpito un attacco di fame. Di quelli che sembrano urlare “Apri la dispensa!” anche se la colazione è ancora lì, fresca nella memoria. Ma invece di cedere, ho deciso di ascoltare.
Prima di tutto: è fame o è voglia?
Mi sono fermata. Ho respirato. Ho chiesto al mio corpo: “Hai davvero bisogno di cibo, o stai cercando conforto?” A volte la risposta è sorprendente.
Il mio kit antifame nervosa
Una tisana calda: finocchio, zenzero, o anche solo acqua tiepida con limone.
Un gesto creativo: uncinetto, una bozza per il blog, o sistemare un angolo della casa.
Un piccolo snack consapevole: mandorle, una mela con cannella, o pane integrale con olio.
Scrivere per trasformare
Ho aperto il blog e ho scritto queste righe. Perché ogni attacco di fame può diventare un racconto. Un momento di cura. Un invito alla gentilezza verso sé stessi.
E tu?
Hai mai trasformato un attacco di fame in un gesto creativo? Raccontamelo nei commenti. Oppure prova a farlo oggi, e dimmi com’è andata.
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